Passa ai contenuti principali

Resistere alle avversità


La morte di una persona cara, la perdita di un lavoro, una malattia grave o altri eventi traumatici: sono tutti esempi di esperienze di vita molto difficili a cui le persone possono reagire con una moltitudine di forti emozioni. Ma come mai alcune persone riescono ad affrontare meglio di altre questi eventi che stravolgono la loro vita? È possibile che tali persone siano riuscite a sviluppare più di altre una forma di resilienza.

La resilienza è un termine originariamente appartenente alla fisica e indica la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi e di ritornare alla sua forma originaria a seguito di un impatto. Come rilevato da Norris et. al (2008) in campo psicologico tale termine viene utilizzato come una metafora arricchendosi di ulteriore complessità, poiché esprime la capacità di un individuo di resistere a situazioni avverse, affrontando e superando gli eventi negativi e traumatici, al fine di adattare se stesso alle richieste che l’ambiente presenta in quella specifica circostanza e di imparare da tale esperienza per maturare nuove competenze.
Essere resilienti, quindi, non significa non provare difficoltà o disagio, ma trasformare tali sentimenti in un bagaglio di esperienze preziose per se stessi e per gli altri.
Alcuni autori ritengono che gli individui, le famiglie e le comunità sono intrinsecamente competenti nello sviluppare tratti resilienti, e che con un adeguato sostegno e incoraggiamento, possono accedere a punti di forza individuali e collettivi che consentano loro di superare le avversità.
Molti studi dimostrano che il primo fattore per sviluppare resilienza è avere rapporti di cura e di supporto all'interno e all'esterno della famiglia. Le relazioni che creano amore e fiducia offrono incoraggiamento e rassicurazione e aiutano a sviluppare la resilienza di una persona.

Bibliografia:

Landau J. Enhancing resilience: families and communities as agents for change. Fam Process. 2007; 46(3):351-65.

"The Road to Resilience" - American Psychological Association

Norris FH, Stevens SP, Pfefferbaum B, Wyche KF, Pfefferbaum RL. Community resilience as a metaphor, theory, set of capacities, and strategy for disaster readiness. American Journal of Community Psychology, 2008; 41: 127-150.



Commenti

Post popolari in questo blog

Dimagrire con la psicologia

DIMAGRIRE CON LA PSICOLOGIA un programma innovativo che valorizza le risorse interne di ognuno per sciogliere i blocchi psicologici che impediscono di dimagrire. Lo scopo del programma è di promuovere il benessere attraverso la conoscenza dei segnali di fame e sazietà del proprio corpo per diventare autonomi nel prendersi cura di sé! per prenotare un appuntamento: Dott.ssa Alessandra Cescut 393/8765090

Antifragile. Come vivere felici accettando l’errore e l’incertezza

Antifragile è il titolo del nuovo saggio di Nassim Taleb. L’autore parla di economia, ma credo che i concetti espressi siano adattabili anche a temi psicologici, sempre nell’ottica di integrazione del sapere.  Nassim Taleb  conia un termine interessante, appunto “ANTIFRAGILE”, come significato opposto alla parola “fragile”. Secondo Taleb l’opposto di fragile non è più robusto:   fragile è quello che si spacca di fronte ad uno shock,   robusto è ciò che sopporta il dolore per rimanere uguale a sé stesso,   ma è l’antifragile che trae vantaggio dall’incertezza e dalla scossa dando vita a qualcosa di migliore, prospera nel disordine, ama l’errore.   Taleb smonta il mito della sicurezza e della stabilità in cui viviamo coccolati di continuo.

Anche tu senti le vibrazioni immaginarie del cellulare?

Gli esperti si chiedono se l’uso eccessivo del cellulare può considerarsi una dipendenza. Hai mai sperimentato la sensazione di sentir vibrare il tuo cellulare? Ti è capitato di essere convito di aver sentito il tono di un messaggio o una chiamata, ma nessuno ha cercato di mettersi in contatto con te? Ti sei domandato cosa c’è di strano?