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“Sono così e non cambio” – è solo una scusa: la personalità può cambiare!



Gli esperti affermano che, se si vuole, si può cambiare il proprio carattere e smettere di fare quelle cose che innervosiscono gli altri.

“mi dispiace molto ma, a questo punto della mia vita, non posso più cambiare”. Un frase molto comoda ripetuta fino alla sazietà dalle persone ritardatarie, disordinate, infedeli ecc…
Una scusa ricorrente per coloro che spesso mancano di rispetto agli altri e che si celano dietro l’età per non rimediare ai propri errori. Se un amico arriva sempre tardi agli appuntamenti, o un coinquilino lascia i calzini sporchi nel salone e glielo fate notare, spesso la risposta ricevuta è: “e che posso fare, sono fatto così!”.
Questo però non è vero, uno studio dell’Università di Edimburgo ha dimostrato che la personalità non è immutabile come molti pensano. La forma con la quale le persone si relazionano con il mondo esterno e il comportamento cambiano molto nel corso del tempo in meglio o in peggio.
Quindi la scusa del “sono fatto così” è più che mai in dubbio.


LO STUDIO

Questo studio sembra essere il più lungo della storia: iniziò in scozia nel 1950, quando un gruppo di studiosi chiese alle insegnanti di una scuola di analizzare la personalità di 1208 adolescenti di 14 anni.
Nel 2012, 174 partecipanti si prestarono al follow-up ricompilando il questionario all’età di 77 anni. Nel questionario veniva chiesto anche a chi li conosceva bene, di valutare le stesse 6 caratteristiche analizzate durante l’adolescenza (fiducia in sé, perseveranza, stabilità degli stati d'animo, coscienziosità, originalità, e desiderio di eccellere).
Il risultato? Le caratteristiche di fiducia in sé, perseveranza, originalità e desiderio di eccellere erano totalmente differenti rispetto all’adolescenza. Le uniche caratteristiche che si erano mantenute stabili erano la coscienziosità e la stabilità degli stati d’animo.

Non è il primo studio che arriva alle stesse conclusioni. Nel 2013 dei ricercatori statunitensi del centro di ricerca dell’Oregon pubblicarono i risultati di una ricerca longitudinale di 40 anni su 2000 hawaiani. Gli autori dimostrarono che la personalità è soggetta ad una serie di cambiamenti nel corso della vita.

Cos’è la personalità?

Secondo l’OMS con personalità si intende una modalità strutturata di pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto e che risulta da fattori costituzionali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale. Praticamente il modo in cui ci relazioniamo con il mondo esterno e con noi stessi. Per questo è logico pensare che se il mondo esterno cambia, anche noi cambiamo.
Secondo la teoria dello sviluppo psicosociale di Erik Erikson l’individuo attraverso 8 stadi durante il proprio sviluppo, ogni stadio pone l’individuo di fronte ad una crisi, un compito di sviluppo che l’individuo deve affrontare, da questo si generano i cambiamenti vitali per poter affrontare tali crisi e superarle. Per questo, la necessità di adattarsi ai cambiamenti è la fonte principale del nostro cambiamento.

Questione di volontà

Altro discorso è il voler cambiare o no. Le persone possono cambiare se prendono coscienza di come sono e che alcune loro caratteristiche possono arrecare danno agli altri o essere una mancanza di rispetto verso chi gli sta vicino. Spesso invece ci si trova “incastrati” in una serie di atteggiamenti che si pensa siano solo una reazione al comportamento dell’altro (io faccio così perché lui fa così). Se stiamo male in una situazione la soluzione più logica è proprio il cambiamento. Citando Einstein “la follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi!”. (leggi questo articolo per saperne dì più sul cambiamento)
Il cambiare le proprie abitudini può risultare spaventoso per molti, ma in realtà il cambiamento è proprio ciò che ci mantiene vivi.



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