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Come lasciare indietro il passato per guardare al futuro.

La teoria U ci insegna che non possiamo vivere il futuro con il peso del passato sulle spalle. Salutare amichevolmente quello che è successo, lasciando indietro gli errori propri e degli altri, apre un nuovo spazio alle opportunità.

A volte hai la sensazione di essere arenato? Non riesci a portare a termine i tuoi progetti? 

Spesso possiamo sperimentare la sensazione di una calamita che ci attrae e detiene nel suo campo di forza. Per quanto vogliamo avanzare ci sembra difficile muoversi e rimaniamo nello stesso posto di sempre.
Questa forza paralizzante viene sperimentata dalle persone che per esempio scelgono sempre un tipi di partner che le fa stare male, o quelle che ripetono sempre gli stessi errori. A coloro che hanno l’impressione che la vita sia un disco rotto che ripete sempre lo stesso motivo.
Perché succede? E come uscire dal copione?


Einstein diceva che “i problemi non possono essere risolti nello stesso livello di coscienza in cui sono stati creati”. Per fermare questo generatore interiore di conflitti e insoddisfazioni, per prima cosa dobbiamo essere coscienti che sopportiamo il peso di questa macchina che produce sempre gli stessi risultati. Una volta indentificata, possiamo disfarcene e le cose inizieranno ad essere differenti.
Il problema è che spesso lasciamo al comando il pilota automatico e non siamo coscienti di dove stiamo andando. Se lo spegniamo, incontreremo nuovi percorsi e nuove soluzioni.

Il pilota automatico agisce basandosi sul passato, come afferma Otto Scharmer, creatore della teoria U.
L’energia segue l’attenzione. Per questo non dobbiamo centrare la nostra attenzione su quello che cerchiamo di evitare, ma in quello che vogliamo che succeda.”

Per esempio, una persona che prova risentimento per le delusioni del passato, cercherà, senza rendersi conto, gli stessi risultati in tutte le sue azioni e relazioni, perché resterà ancorata al copione che ha già vissuto e non in quello che potrebbe vivere.

La teoria U dice, tra le altre cose, che se non ci disfiamo delle vecchie paure e pregiudizi, non lasceremo spazio alla vita per sorprenderci con nuove direzioni e soluzioni.

Ma come possiamo liberarci del passato?
Basicamente riconoscendo e disattivando le credenze che ci mantengono ancorati ad esso. Se nel corso degli anni ci siamo ripetuti mantra del tipo “non mi riesce bene niente”, “non avrò mai i soldi che mi servono” o “tutti gli uomini o tutte le donne sono uguali”, in forma incosciente stiamo alimentando la profezia e contribuiamo a far andare le cose male, a continuare a d essere poveri e a scegliere sempre lo stesso tipo di partner.

È il momento di cambiare. Come farlo? Se vogliamo essere realmente liberi, dobbiamo rinunciare a fare pronostici, accettare che la vita è un’avventura nella quale può succedere qualsiasi cosa. Pensare e comportarci liberamente implica permettere che le cose accadano, lasciare che l’esistenza ci sorprenda.

Un celebre aforismo di Jean Cocteau dice: “ lo hanno fatto perché non sapevano che era impossibile”. Gli artisti, gli inventori o gli impresari si distinguono per essere sempre aperti a tutte le possibilità. L’esploratore che arriva in un nuovo territorio senza sapere quello che incontrerà, scopre molto di più di quello che arriva nello stesso posto cercando fossili.

Vale la pensa disfarci della nostra collezione di fossili per avventurarci in una vita realmente nuova.


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