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Il trucco del "piatto piccolo" non funziona con le adolescenti

Utilizzare stoviglie piccole per ridurre le porzioni di cibo non ha efficacia sulle adolescenti in sovrappeso, che sono meno sensibili alle dimensioni visive dei piatti

Consumare i pasti in piatti piccoli non aiuta a dimagrire. Ad affermarlo sono i ricercatori dell'UConn Health Alcohol Research Center di Storrs (Usa), coordinati dal professor Lance Bauer, che hanno smentito la convinzione che utilizzare stoviglie di piccole dimensioni possa aiutare ad “auto-ingannarsi”e ad assumere porzioni di cibo ridotte.
Lo studio, presentato durante il congresso annuale dell'American Psychosomatic Society che si è tenuto tra il 18 e il 21 marzo a Savannah (Usa), è stato condotto sulle percezioni sensoriali di 162 ragazze di età compresa tra i 14 a i 18 anni, classificate sulla base del loro indice di massa corporea.
"È stato ipotizzato che le persone in sovrappeso o obese abbiano maggiori probabilità, rispetto agli altri, di sottostimare le dimensioni delle porzioni di cibo, finendo, di conseguenza, col mangiare troppo, soprattutto quando gli alimenti sono presentati in piatti di grandi dimensioni o in contenitori capienti - spiega Bauer -. Per questo motivo, spesso si raccomanda loro di utilizzare piatti più piccoli per combattere quest'illusione". La ricerca, invece, ha dimostrato che le adolescenti in sovrappeso o obese erano meno attente di quelle normo-peso ai differenti tipi di segnali visivi.
"Questa scoperta suggerisce che modificare la dimensione delle loro stoviglie potrebbe essere meno efficace di quanto pensassimo – osserva Bauer -. Dimostra, inoltre, che presentare le norme dietetiche o il contenuto calorico degli alimenti sotto forma di grafici dettagliati potrebbe risultare meno utile di quanto vorremmo". Secondo gli esperti, più che insegnare agli adolescenti i trucchi per “auto-ingannarsi”, sarebbe opportuno puntare sull'educazione alimentare e fornire loro istruzioni dietetiche chiare, semplici e interessanti.
  Fonte: salute 24  

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